Eh già, perché c’è il rischio concreto che tu possa crederci davvero!
Quindi, massima attenzione. Se resti in Calabria, ne devi essere cosciente: non è la terra adatta al nuovo! Ai cambiamenti, alla new economy, alle nuove tecnologie e sperimentazioni. Diciamo che è una terra più adatta all old, ma tanto old, economy del cibo e del… pilu! (Cetto subito! ndr)
Ma come? Siamo indignati da queste parole.
Indignatevi pure! Ma se siete cresciuti e vissuti nella nostra terra (chi scrive, quest’anno festeggerà i suoi 40 soli spesi tutti in terra calabra) converrete che non esiste spazio alcuno per tutto ciò che è nuovo.
Mah, i soliti discorsi di chi non ci crede abbastanza, di chi non si rimbocca le maniche ed aspetta chissà quale aiuto!
Noi ci crediamo, per carità. Appena nati, un salutino al papà, un bacio alla mamma, una pacca all’ostetrica e via a farci na lavat’i faccia e prontipartenzaevia!
Non abbiamo mai aspettato, anzi ci siamo chiesti: “Da cittadino, cosa possiamo fare in Calabria per la Calabria? Non vogliamo e non dobbiamo attendere che la Calabria faccia qualcosa per noi.”.
Allora, pieni di speranza e spirito di adattamento, ci formiamo, ci impegniamo, investiamo tempo, competenze e quel poco di vil denaro in società con la mitica SacchettaNostra! (Intercapedine posta in alto a destra/sinistra di ogni jeans/pantalone aka Tasca atta a contenere spiccioli e banconote!)
Eppure, niente!
Vabbé, ma volete tutto e subito? Dai tempo al tempo.
Vero, è la nostra terra! Prima o poi ci restituirà quello che gli stiamo dando in termini di competenze, sacrifici, investimenti.
Eh… abbiamo capito!
Se voi avete un ottimo rapporto con questo benedetto signor Tempo qui in Calabria, provate ad intercedere per conto nostro. Perché mi sa che i signori Tempo e Spazio hanno bellamente dimenticato di restituire quanto dato!
Oh, siete rimasti, potevate anche partire ed investire in altri luoghi ed altri laghi. Sapevate a cosa andavate incontro.
Vero. Lo ammettiamo: per una serie di circostanze, è stata una scelta di comodo. I parenti, la birretta/aperitivo con gli amici a portata di mano, i costi fissi legati alla professione che, almeno fino a qualche tempo fa, erano contenuti rispetto al resto d’Italia.
Ma allora di cosa vi lamentate? Ci sono altre realtà calabresi che in ambito new and digital economy lavorano e producono.
Non è una lamentela la nostra, bensì una constatazione. Vero è che ci sono realtà che funzionano, ed anche bene, come noi che lavoriamo discretamente fuori dalla Calabria. Ma è proprio questo il punto! Il nostro desiderio è di cancellare quel “fuori dalla” e sostituirlo con un semplice, ma efficace “in”. Perché non si può lavorare in Calabria per la Calabria?
Eh già volevate guadagnare con i soldi dei cittadini calabresi, vi è andata così così ed ora vi sfogate!
Chiaro che quando investi competenze e denaro, ti auguri che almeno l’investimento ritorni. Siamo una società, quindi per noi è business, non ci nascondiamo.
Ma non è solo questo! Perché la goduria, il ribollimento di sangue, la soddisfazione estrema è condividere, divulgare competenze e professionalità nella nostra terra. Creare qualcosa che a sua volta faccia nascere qualcos’altro e così via.
Sicuramente avrete i vostri limiti di comunicazione ed offerta?
Può essere. Ma, e questo è ciò che più ci spaventa, se invece dell’offerta è carente la domanda?
Noi continueremo a fare il nostro. Riteniamo, infatti, giusto e doveroso nei confronti di se stessi fare quello in cui si crede, trasformare una passione in lavoro, formarsi ed informarsi continuamente. Rompere gli schemi ed innovare. Perché nella vita si può fallire, ma ancora peggio sarebbe non provarci.
Infine un augurio sincero alle nuove generazioni della nostra terra. Come diceva Steve Jobs concludendo il suo celebre discorso ai neolaureati dell’Università di Stanford “Stay hungry, stay foolish.“.
Siate affamati, siate folli... anche in Calabria?
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